Eco-packaging nel settore cosmetico: materiali e sostenibilità

Eco-packaging nel settore cosmetico: materiali e sostenibilità 900 900 Studio Concept S.r.l.

Isole di plastica, impatto delle produzioni e percentuali di riciclo sono scheletri di un passato pesante. Noi di Studio Concept crediamo nella cosmesi sostenibile, a partire dallo still life.

L’importanza dell’eco-packaging nel settore cosmetico: un imperativo ambientale e sociale

Impressionanti sono i numeri che ruotano intorno al packaging, la stima per il 2025 parla di un valore che potrebbe andare oltre i 900 bilioni di dollari. Il packaging in cosmesi così si conferma una delle principali sfide nell’industria della bellezza a livello mondiale.

L’inquinamento da macroplastiche è un problema sotto gli occhi di tutti, quello da microplastiche è invece un killer silenzioso che sta letteralmente erodendo gli ecosistemi marini. Nonostante gli oltre 40 anni di lotta alle plastiche, le cifre che descrivono il problema non sembrano ancora confortare.

Se l’Europa tocca solo il 40% nel riciclo del packaging, gli USA si fermano a un misero 28%. Le percentuali non incoraggiano se si considera che provengono dai massimi fruitori nel mercato della bellezza. Lo chiedono la salute dell’ambiente e le future generazioni, la cosmesi è chiamata a una rivoluzione green per davvero. Ecco il senso più profondo nella scelta di virare verso l’eco-packaging.

Guida ai materiali e simboli dell’eco-packaging: capire e scegliere responsabilmente

Il packaging ideale deve garantire la perfetta conservazione in termini di umidità e temperatura, questa è la reale sfida che l’eco-packaging è chiamato a superare. Le attuali tecnologie hanno aperto strade prima inimmaginabili, sia i nuovi materiali sia le innovazioni nel design producono soluzioni interessanti ma soprattutto competitive.

Le bioplastiche costituiscono una valida alternativa ai derivati del cloruro di polivinile, queste si ottengono da materie vegetali quali la canna da zucchero. Non si tratta di composti biodegradabili ma si aprono a una perfetta rigenerazione.

Il Sulpac è invece l’alternativa biodegradabile, questo materiale è ottenuto dagli scarti di lavorazione del legname e sta riscuotendo un particolare apprezzamento. Il vetro è decisamente più antico ma garantisce il 100% di riciclabilità, le sue doti di conservazione sono poi elevatissime.

La carta riciclabile gode di un’ottima percentuale di rientro nel ciclo produttivo, non è la soluzione ideale per i prodotti liquidi ma sta favorendo il ritorno alla cosmesi solida. I progetti su carta riciclata possono garantire prospettive interessanti.

Comprendere i materiali significa saperli interpretare e smaltire nel modo più adeguato, ecco l’importanza dei simboli. Le classiche tre frecce, disposte a triangolo, indicano che l’imballaggio è riciclabile. Si aggiungono il simbolo FSC, a certificare legno e carta da filiere sostenibili, ed Ecolabel che certifica il basso impatto ambientale lungo l’intera filiera di produzione.

Requisiti e innovazioni per un packaging cosmetico sostenibile: verso il futuro

Il packaging del futuro deve garantire:

  • sicurezza verso l’ambiente dall’inizio al termine del suo ciclo di vita;
  • impiego di materie prime riciclabili;
  • produzione e distribuzione “pulita” mediante l’impiego di energie rinnovabili;
  • design competitivo e dai costi contenuti.

La soluzione monomateriale è una delle prospettive più attuali, la scelta può snellire l’impatto del packaging sull’ambiente. Il futuro punta ad alleggerire le confezioni, qui anche la progettazione grafica è chiamata a una sfida tutt’altro che simbolica.

La carta è l’altra protagonista nel packaging in divenire, le si rivolge una attenzione che supera le consuete aspettative. Sebbene fosse tradizionalmente riservata al pack secondario, la carta entra sempre più nella composizione dei contenitori primari. La rivoluzione è all’inizio.

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Esempi di Packaging Design Cosmetico Sostenibile

Progettare in chiave green non si limita al solo utilizzo dei colori più naturali, anche la realizzazione grafica è chiamata a concedere all’utilità del packaging lo spazio che merita. Ne nascono linee guida dalle indicazioni ben definite per una progettazione a basso impatto sull’ambiente.

Packaging design VITAMINICA

Il progetto ha impegnato Studio Concept nel lancio della nuova linea per la GDO. La sfida ha riguardato sia il packaging primario che quello secondario, il dettaglio ha permesso una progettazione anche più attenta all’ambiente. Al packaging si è aggiunto anche l’intero pannello degli strumenti visual nei punti vendita.

La scelta attenta dei materiali e la pulizia nella grafica miravano a raccontare il prodotto affidandolo a un packaging funzionale ed efficace allo stesso tempo. La preferenza dei colori con il richiamo al bianco rafforza la comunicazione e concede il giusto spazio alle informazioni.

Fotografie Still Life per Cosmoproject Aqua Concept

Eliminare gli eccessi è fondamentale nel packaging così come nello still life in cosmesi, qui Studio Concept ha rimosso tutto il superfluo proprio per lasciare al prodotto lo spazio che merita. Minimizzare l’impatto ambientale significa ridurre il concetto all’essenziale.

Il progetto ruota intorno all’acqua, elemento fondamentale per la vita. Pur nella sua semplicità, il risultato si dimostra in grado di suscitare una buona dose di interesse. Rendering, ricostruzione e post-produzione hanno trovato nel fondo bianco la cifra stilistica più comunicativa. Oltre che nei materiali, il packaging si fa ecologico nei concetti.

In un’era in cui la consapevolezza ambientale è più che mai necessaria, l’impatto dell’industria cosmetica sul pianeta richiede una riflessione profonda e un impegno concreto verso pratiche più sostenibili. Studio Concept emerge come pioniere in questo ambito, abbracciando un futuro dove la cosmesi non solo esalta la bellezza esteriore ma contribuisce attivamente alla salute del nostro ambiente.

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