Neuromarketing applicato ai prodotti di bellezza: come funziona?

Neuromarketing applicato ai prodotti di bellezza: come funziona? 900 900 Studio Concept S.r.l.

Dallo still life di prodotto cosmetico allo studio fisiologico delle reazioni da parte del cliente, la comunicazione in bellezza è sempre più una scienza. Noi di Studio Concept crediamo nella forza delle idee.

Cos’è il neuromarketing e come si applica al settore beauty?

Certo, 863 miliardi di dollari è un valore che impressiona: è la stima di volume per il comparto bellezza nel solo 2024. La caccia alla fetta di mercato non esclude colpi né tantomeno esime il ricorso alle neuroscienze.

Ecco l’utilità del neuromarketing, la branca scientifica impegnata nella decodifica dei segnali che il cervello emette in correlazione alle decisioni di acquisto. Analizzarne gli stimoli significa imparare ad agire e correggere il tiro attraverso un marketing efficace.

Bellezza e neuromarketing potrebbero essere le due facce della stessa medaglia poiché ogni stimolo causa delle reazioni, queste interessano l’emotività e possono decidere i goal di monetizzazione. Dal punto vendita alla scelta del packaging, tutto è connesso al neuromarketing.

Le tecniche di neuromarketing per studiare la mente del consumatore

Il principio operativo si basa nella misurazione della risposta sulla corteccia cerebrale e della interpolazione con i parametri fisiologici del soggetto, lo stimolo costituisce il trigger dal quale si innesca la risposta del soggetto campione.

Alcuni studi hanno impiegato la tecnica di fMRI (risonanza magnetica funzionale), tuttavia non si tratta della via più percorsa a causa dei suoi alti costi. Ben più a portata di studio sono la EEG (elettroencefalografia) nonché la valutazione dell’eye-tracking.

Le analisi dell’espressione facciale ma anche di respirazione e frequenza cardiaca sono altri parametri interessanti da studiare. C’è infine la valutazione dell’attività elettrodermica, questa misura l’attività galvanica della pelle. Correlare le misurazioni consente una valutazione completa della risposta allo stimolo da parte del soggetto.

L’importanza del packaging: il neuropackaging

La texture di un cosmetico è fondamentale tanto quanto la sua efficacia all’applicazione. Eppure, perché la qualità del prodotto non coincide sempre con la scelta? Qui il neuropackaging aiuta a dare una risposta.

Gli addetti ai lavori conoscono bene il diverso impatto che scaturisce in risposta ai colori, uno studio più approfondito rivela come anche le forme e la texture dei materiali siano in grado di influenzare la scelta del packaging che meglio convince.

Ne nasce l’esigenza di attribuire una misura riproducibile nella risposta del cliente alla presentazione del prodotto. Tale attività coinvolge attraverso dei test sia qualitativi che quantitativi, attribuire uno score al packaging è infatti di importanza fondamentale. Lo studio del movimento oculare può fare la differenza, ne scaturisce l’istantanea alla frazione di secondo che cattura l’interesse.

Contattaci per avere maggiori informazioni sui nostri servizi

Neuromarketing e strategie di comunicazione

Anche aprendo una delle tante e-mail, solo alcune riescono a catturare l’attenzione in modo più efficace delle altre. Qui sta la differenza tra un approccio professionale e la classica comunicazione self-made, il neuromarketing ne suggerisce le principali indicazioni.

Il mercato è saturo, soprattutto quando al centro c’è la comunicazione dedicata alla bellezza. Il ricorso alle neuroscienze acquista quindi un peso importante, questo può essere l’unica via da percorrere per avere la certezza di fare centro al target.

Ci vuole un attimo a passare off topic e ancor meno ad annoiare il potenziale cliente. Efficacia grafica e contenuti di qualità sono gli ingredienti che traducono gli input del neuromarketing in strumenti efficaci. La bellezza parla il linguaggio delle emozioni, così conquista il proprio posto nella mente del consumatore.

Come il neuromarketing migliora l’esperienza nel punto vendita?

Basta qualche attimo per capire che uno store fisico non funziona, in genere capita di non riuscire a trovare un prodotto. L’istinto o, meglio, l’applicazione delle neuroscienze in fase di progettazione guidano il cliente nel posto giusto.

L’approccio scientifico non si limita certo alla sistemazione dei cosmetici in una profumeria, l’acquirente mette a disposizione anche i canali olfattivo e quello uditivo. Ecco che una fragranza d’ambiente può influire sulla percezione degli stimoli, così come la scelta della musica di sottofondo.

L’atmosfera è il venditore segreto che aiuta a realizzare gli incassi, decriptare le risposte cerebrali guida nella scelta dell’approccio più efficace alla vendita. Serve coinvolgere il cliente in tutti i sensi ma questo vale anche nel market online.

Packaging cosmetici accattivanti di Studio Concept

Il ricorso ai colori è uno degli stimoli adottati nella campagna dedicata a Vitaminica, qui il marchio puntava a confermare la propria brand strategy nella GDO. L’approccio di Studio Concept ha optato per il ricorso a una comunicazione incisiva attraverso strumenti visual efficaci.

Un altro esempio viene dal packaging elaborato per Bottega Verde, qui l’approccio al neuropackaging ha contribuito a rafforzare il legame tra il brand e la sua clientela. Sostenibilità e qualità degli ingredienti naturali sono valori che risaltano anche nella scelta dei colori e delle grafiche di prodotto.

Catturare l’attenzione del cliente significa lavorare su un packaging design che funzioni, il risultato nasce infatti dallo studio alla base.

La fusione tra arte e scienza nel settore beauty è un fenomeno sempre più palpabile, testimoniato dall’evoluzione della comunicazione che si estende dallo still life di prodotto cosmetico all’analisi fisiologica delle reazioni dei consumatori. Studio Concept si colloca in prima linea in questo panorama dinamico, puntando sulla forza delle idee e sull’applicazione di strategie innovative quali il neuromarketing, per decifrare i desideri più reconditi dei consumatori.

    Contattaci