Nello still life o nella progettazione di design per packaging cosmetici, la tecnologia avanza; idee e innovazioni si incontrano in chiave smart. Noi di Studio Concept crediamo nella cosmesi che si rinnova.
Indice
Cos’è l’imballaggio intelligente?
Che il packaging debba comunicare non è di certo l’ultima delle novità. Il contenitore adesso può decidere cosa dire e quando comunicarlo, l’ultima prerogativa dimostra come il futuro sia già arrivato. Smart, in che modo il packaging può esserlo?
Nel bel mezzo dell’Internet of Things, l’equilibrio si sposta verso l’IoP (Internet of Packaging). La rete ha effettivamente un peso sostanziale sulle nuove facoltà degli imballi. Il packaging intelligente è infatti connesso e permette uno scambio attivo delle informazioni.
Il packaging può quindi includere sensori, comunicazione su vari protocolli e, perché no, anche un chip per la valutazione dei parametri ambientali. Il contenitore può quindi informare l’umano, ricordargli la scadenza e proporre un luogo migliore per la conservazione del prodotto. Tutto questo è possibile già adesso.
Smart packaging nel settore beauty: benefici e vantaggi
Si potrebbe pensare a una tecnologia elaborata, in realtà le confezioni smart si avvalgono di stratagemmi tecnologici a basso costo. Inchiostri intelligenti possono cambiare il colore in risposta alla variazione delle condizioni ambientali, etichette a radio frequenza (RFID) e NFC minimizzano i tempi ma contengono i costi, realtà aumentata e watermark digitale sono persino impercettibili all’occhio umano.
Il potenziale che vi si cela è il reale valore aggiunto, il cosmetico comunica e interagisce con il cliente quindi ne guadagna l’esperienza di utilizzo. Le etichettature smart abbattono i tempi quindi minimizzano le attese e migliorano la customer experience. Lo smart packaging costituisce poi un’arma in più contro le falsificazioni, ogni confezione è infatti dotata di una barriera tecnologica per garantirne la qualità.
Progettare l’esperienza utente con lo smart packaging
Un packaging che comunica è in grado di fornire delle informazioni che un tempo era impensabile estrapolare. Un tappo, per esempio, potrebbe comunicare il numero di cicli apertura/chiusura che è in grado di sopportare. Il dettaglio non è di poco conto, ne deriva una rivoluzione nella progettazione dei materiali.
Un semplice QR code può fornire informazioni preziose per il fruitore del prodotto, questo apre anche alla possibilità di richiedere un feed in tempo reale sull’uso del cosmetico. Il packaging moltiplica quindi la sua potenziale comunicazione per condurla verso l’interazione.
Comunicare significa coinvolgere, ecco che il packaging intelligente può aumentare l’engagement dell’utente in ottica di riciclo e corretto smaltimento della confezione. La progettazione così può seguire ogni passaggio, dalla scelta del prodotto fino al suo rientro nel ciclo produttivo.
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Tecnologie avanzate per smart packaging: stampa digitale e automazione
Tecnicamente si parla di Digital Printing on Packaging, il processo rivoluziona l’industria perché introduce la stampa diretta sulla confezione. Gli addetti ai lavori colgono subito la minimizzazione degli errori di stampa, le modifiche possono infatti essere istantanee. Velocità e personalizzazione sono le altre due caratteristiche da non trascurare. Costi e sostenibilità sono i vantaggi più importanti, la qualità aumenta ma si riducono drasticamente le risorse necessarie per la stampa.
Adottare soluzioni tecnologiche avanzate ha il valore aggiunto in termini di processi produttivi, il packaging può infatti comunicare con le macchine durante i passaggi già in azienda. Le automazioni possono quindi gestire l’imballaggio, migliorandone ovviamente la qualità. La customer experience non può che trarne beneficio.
Packaging attivo: dall’active packaging alla personalizzazione
Il packaging tecnologico può anche passare del tutto inosservato, eppure si tratta di una rivoluzione in grado di fare la differenza. Basta pensare a quale sia il primo nemico di un cosmetico: il deterioramento da proliferazione batterica.
Qui entrano in gioco le tecnologie dell’active packaging. È l’imballaggio stesso a disporre di rimedi per conservare al meglio il prodotto: i materiali, ad esempio, possono includere tecnologie per la filtrazione selettiva della luce oppure utilizzano assorbitori di ossigeno e rivestimenti antimicrobici.
Ne giova la conservazione del prodotto, l’utente può fruire delle condizioni ottimali per un tempo più prolungato. Ecco come il packaging attivo, in maniera del tutto silente, può apportare un vantaggio più che evidente.
Packaging di prodotti cosmetici – Studio Concept
Per anni il fine ultimo del packaging era sedurre il cliente. Il packaging deve continuare a intrigare ma questo costituisce solo la prima delle sue molteplici funzioni. Allineamento tra il concept del prodotto e la scelta dei materiali, rispetto verso l’ambiente e attenzione alle normative sono alcuni degli aspetti da tenere in considerazione.
Ogni progetto nasce dalla analisi attenta del prodotto e dalla esperienza al fianco del cliente. Ecco il senso dietro alla scelta delle grafiche e dei claim, ci sono poi la fotografia e il post-editing a dare corpo allo studio concettuale.
Al contenitore si chiede una narrazione del brand, quello di ultima generazione vi aggiunge la sua capacità di comunicazione. La vetrina si amplifica e il bello del packaging diviene anche utile.
Nel cuore dell’innovazione che caratterizza l’epoca contemporanea, Studio Concept si pone come artefice e testimone di una rivoluzione nel mondo del packaging cosmetico, una rivoluzione dove la tecnologia, l’idea, e l’innovazione si incontrano in una sintesi perfetta di forma e funzione. L’avanzamento verso l’imballaggio intelligente, o smart packaging, rappresenta non solo una tendenza ma una trasformazione radicale di come i prodotti comunicano con i consumatori, offrendo esperienze uniche e personalizzate.
